Tutti    assolti    i    quarantanove    ambientalisti    francesi    che    nel    2004    avevano    mietuto    un    campo    di    mais    geneticamente    modificato dall’americana   Monsanto   nel   dipartimento   del   Loiret.   “La   degradazione      volontaria   di   un   bene   altrui   –   si   legge   nella   motivazione   della sentenza   della   Corte   –   è   stato   il   risultato      della   diffusione   incontrollata   di   OGM   che   possono   costituire   una   fonte   di   contaminazione   e inquinamento”.   Così   ha   decretato   il   Tribunal   d’Orléans,   che   ha   riconosciuto   fondata   la   necessità   della   loro   azione.   Una   sentenza destinata   a   fare   giurisprudenza.     A   felicitarsi   anche   il   verde   Noel   Mamere,   che   insieme   a   José   Bové,   è   il   portabandiera   di   un’agricoltura sostenibile in Francia. “Gli   imputati   –   ha   affermato   la   corte   di   Orleans   –   hanno   attentato   a   beni   di   terzi   per   rispondere   ad   uno      stato   di   emergenza   che   deriva dalla   diffusione   incontrollata   di   Organismi   Geneticamente   Modificati      (O.G.M.)".   "Questi   –   affermano   i   giudici   –   rappresentano   un   pericolo imminente   per   terzi,   nel   senso   che   potrebbero   essere   fonte   di   contaminazione   o   inquinamento   non   desiderati”.   Il   procuratore   pubblico   e la Monsanto hanno già annunciato che inoltreranno ricorso contro la decisione. Le tribunal administratif d’Orléans, 28 rue de la Bretonnerie, 45057 Orléans Cedex 1, Francia Tel. +39 (0)238775900 – greffe.te-orleans@juradm.fr
Dichiarazione del SUM
Associazione SUM Stati/Popoli Uniti del Mondo
Alcuni esempi di applicazione del Sathyagraha Distruggono campi OGM: assolti (Fonte: AAM Terra Nuova n.203 – febbraio 2006)
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Tribunale di versailles assolve i falciatori di OGM Postato il Lunedì, 23 gennaio @ W. Europe Standard Time.
Per   la   corte   hanno   agito   "in   stato   di   necessità",   respinte   le   richieste   d'indennizzo   di   Pioneer   e      Monsanto.   "Questa   sentenza   è   una   vera boccata   d'ossigeno"   Régis   Hochart,   portavoce   della   Confédération   paysanne,   non   nasconde   che   è   "contento,   molto   contento":   il tribunale di Versailles ha  appena pubblicato la sua decisione giovedì 12 gennaio. Ha   deciso   il   rilascio   dei   nove   membri   del   sindacato   agricolo,   incriminati   nel   luglio   2003   per   avere   falciato   un   lotto   di   granoturco transgenico. Le   parti   civili   (le   società   Pioneer,   Monsanto   e   il   gruppo   d'interesse   pubblico   Geves)   inoltre,   si   sono   viste   respingere   le   domande   di indennizzo e interessi. La   sentenza   cita   lo   "stato   di   necessità":   quest'ultimo   era   stato   invocato   dagli   avvocati   degli   imputati   -      Mes   Roux,   Etelin   e   Khaddam   -   che si riferivano all'articolo 122-7 del codice penale e alla convenzione  europea dei diritti dell'uomo. La   decisione   di   Versailles   conferma   una   sentenza   precedente,   pronunciata   il   9   dicembre   2005   dal      tribunale   di   Orlèans:   anche   in   quel caso erano stati liberati quarantanove faucheurs volontari. Il   tribunale   di   Orlèans   aveva   riconosciuto   lo   "stato   di   necessità",   e   aveva   citato   la   Charte   de      l'Environnement   (Statuto   dell'Ambiente),   ora inserita nella costituzione della Repubblica francese. Queste   due   sentenze   vengono   a   contraddire   quella   pronunciata   a   Toulouse   il   15   novembre   2005:   José      Bové   era   stato   condannato   a quattro   mesi   di   prigione   (pena   sospesa),   e   gli   altri   imputati   erano   stati   condannati   (a   pene   sospese),   ma   anche   al   pagamento   di   100.000 euro per danni e interessi. In   compenso,   due   sentenze   precedenti   erano   state   più   clementi:   il   4   novembre   2005,   il   tribunale   di   Clermont-Ferrand   aveva   condannato dodici   faucheurs   a   un   mese   di   prigione   (pena   sospesa),   e,   alla      vigilia,   quello   di   Lille   aveva   comminato   pene   di   uno   o   due   mesi   di prigione (sempre pene sospese). La   giustizia   sembra   dunque   evolvere   verso   un   atteggiamento   più   comprensivo   verso   i   faucheurs      (falciatori)   di   OGM,   mentre   il   governo francese   è   portato   in   giudizio   dalla   Commissione   europea   per   non   avere   recepito   la   direttiva   che   disciplina   gli   OGM,   e   dopo   che   nel   2005 quasi 1.000 ettari di granoturco transgenico sono stati piantati senza le comunicazioni previste dalla legge. Traduzione di Bianca Crivello Le monde, 13 gennaio 2006 - Questo articolo è stato inviato da Greenplanet.net -  www.greenplanet.net   La URL di questo articolo è:  http://www.greenplanet.net/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=13242 Un solo mondo sostenibile bio-ecologico Una sola Legge: la Legge del Vero Amore e della Saggezza La non violenza come metodo di autodifesa Una sola Moneta mondiale di proprietà del popolo Tre paesi senza esercito