GAMBERETTI: A CHE PREZZO?
L'allevamento di gamberi è distruttivo per l’ambiente e per la vita delle comunità locali.
Si
stima
che
circa
il
38
per
cento
delle
foreste
di
mangrovie
sia
stato
distrutto
a
causa
dell’attività
di
allevamento
dei
gamberi.
Il
danno
ecologico
non
si
limita
alla
perdita
delle
foreste
di
mangrovie:
per
produrre
quanti
più
gamberi
possibile
e
nella
maniera
più
intensiva
possibile,
vengono
usate
enormi
quantità
di
mangimi
artificiali
contenenti
ormoni
e
additivi
chimici
che,
coi
diversi
tipi
di
pesticidi,
compongono
un
cocktail
tossico
micidiale.
Vengono
inoltre
usate
massicce
quantità
di
antibiotici per prevenire la diffusione di malattie e di epidemie tra i gamberi.
Inoltre,
gli
allevamenti
di
gamberi
vengono
spesso
abbandonati
dopo
pochi
anni
e
quelli
che
un
tempo
erano
floridi
ecosistemi
vengono
trasformati
in
enormi
discariche,
mentre
i
proprietari
passano
a
sfruttare
altri
territori.
A
mano
a
mano
che
le
zone
paludose
della
costa
vengono
distrutte,
la
pesca
declina
e
gli
ecosistemi
vengono
irrimediabilmente
alterati.
In
Asia,
i
vivai
vengono
ricavati
da
aree
tradizionalmente
utilizzate
come
risaie.
Una
volta
che
queste
aree
diventano
inutilizzabili per i gamberi, non possono essere riconvertite in risaie.
I
terribili
effetti
dei
recenti
uragani
e
dello
tsunami
hanno
dimostrato,
inoltre,
che
danneggiare
l’ambiente
espone
l’uomo
ai disastri naturali.
Dopo
lo
tsunami
del
2004
nell’Oceano
Indiano,
ad
esempio,
si
è
visto
che
i
danni
peggiori
si
sono
concentrati
nelle
zone
in
cui
le
difese
naturali
delle
coste
erano
state
danneggiate
dall’allevamento
dei
gamberi
e
da
un
sviluppo
irresponsabile dell’industria e del turismo.
Alimentazione e Salute
Associazione SUM
Stati/Popoli Uniti del Mondo