Mysore 18 e19 aprile 2006
IL SIMPOSIO INTERNAZIONALE
"Semi e Biotecnologie in Agricoltura"
In
una
sala
dell'Università
di
Mysore,
città
del
Karnataka
che
si
trova
a
circa
60
chilometri
dal
Centro
AMRITA
BHOOMI,
si
è
tenuto,
il
18
e
19
aprile
2006,
il
Simposio
Internazionale
"Semi
e
Biotecnologie
in
Agricoltura",
anch'esso
organizzato
dal
Centro
AMRITA
BHOOMI.
Erano
presenti
circa
300
persone
provenienti
da
tutto
il
mondo,
con
una
significativa
rappresentanza
di
organizzazioni
di
contadini
indiani.
Ha
aperto
la
serie
degli
interventi
Devinder
Sharma,
fondatore
del
Forum
per
la
Biotecnologia
e
la
Sicurezza
Alimentare
che,
dopo
aver
descritto
la
crisi
dell'agricoltura
in
India,
causata
dalla
rivoluzione
verde
e
aggravata
dall'introduzione
dei
semi
OGM
che
hanno
fatto
aumentare
il
numero
dei
suicidi
nelle
zone
rurali
dell'India,
(250.000
negli
ultimi
quindici
anni)
ha
invitato
i
contadini
a
dare
inizio
al
Satyagraha
dei
semi
attraverso
l'AMRITA
BHOOMI
("Satyagraha"
è
il
nome
dato
da
Gandhi
alla
disobbedienza
civile
non-violenta.
Significa
"Lotta
per
la
Verità").
Così
come
il
Mahatma
Gandhi
ha
organizzato
il
Satyagraha
del
sale
contro
gli
inglesi,
l'AMRITA
BHOOMI
organizzerà
il
Satyagraha
dei
semi
originari
affinché
i
contadini
non
acquistino
più
i
semi
ibridi
e
OGM
dalle
multinazionali
e
possano
conquistare la libertà di scambiare e vendere i semi originari.
Hanno
partecipato
al
Simposio
anche
scienziati
indipendenti,
fra
i
quali
gli
ex
ricercatori
del
Rowett
Institute
di
Aberdeen
(Inghilterra),
Dr.
Arpad
Pusztai,
che
ha
esposto
i
risultati
dei
suoi
studi
sugli
effetti
nocivi
dei
cibi
OGM
sulla
salute
e
Dr.ssa
Susan
Bardocz
che
ha
parlato
dei danni causati dall'agricoltura chimica e dagli OGM, indicando l'agricoltura biologica come unica strada percorribile per il futuro.
Mariam Mayet (Sudafrica) del "Centro Africano per la Biosicurezza" ha portato la testimonianza del fallimento degli OGM in Africa.
Un
rappresentante
del
Movimento
per
la
Protezione
dei
Semi
Originari
Locali
dello
Sri
Lanka,
dopo
aver
parlato
del
loro
lavoro
per
salvare,
conservare,
produrre
e
distribuire
i
semi
di
100
varietà
originarie
di
riso,
ha
donato
al
Centro
AMRITA
BHOOMI
alcuni
semi
originari con un gesto pubblico molto importante e significativo, perché la legge vieta lo scambio dei semi.
Ha
chiuso
la
serie
degli
interventi
Subhash
Palekar,
leader
del
Movimento
dell'Agricoltura
Naturale
in
India,
che
sta
coinvolgendo
un
numero crescente di contadini.
L'agricoltura
naturale,
oltre
a
non
utilizzare
le
sostanze
chimiche,
esclude
anche
la
lavorazione
del
terreno.
Non
richiede
alcun
investimento
e
fa
aumentare
la
quantità
dei
raccolti,
permettendo
così
ai
contadini
di
essere
autosufficienti
facendo
rinascere
la
Madre
Terra.
Subash
Palekar
ha
indicato
nel
Centro
Internazionale
AMRITA
BHOOMI
il
sistema
parallelo,
l'alternativa
attraverso
la
quale
i
contadini
indiani possono combattere le multinazionali.
Il
Centro
si
propone
infatti
come
punto
di
riferimento,
di
informazione
e
di
aiuto
ai
contadini
che
scelgono
di
non
acquistare
più
i
semi
dalle multinazionali e di praticare l'agricoltura biologica e/o naturale utilizzando i semi originari.
Dichiarazione finale della Festa Internazionale dei Semi e del
Simposio Internazionale sugli OGM
Noi,
contadini
del
Karnataka,
Andhra
Pradesh,
Tamil
Nadu,
Maharashtra,
Haryana,
Uttar
Pradesh,
Kerala,
Chattisgarh
e
Uttaranchal,
insieme
a
gruppi
di
contadini
dall’Italia,
Spagna,
Sudafrica,
Canada
e
Francia,
ci
siamo
riuniti
nell’Amrita
Bhoomi
a
Chamarajanagar
per
il Simposio Internazionale “Semi e ingegneria genetica in agricoltura”. Collettivamente abbiamo preso atto che:
-
La
biotecnologia
pone
una
minaccia
seria
e
immediata
alla
sicurezza
della
nostra
vita
e
dei
nostri
mezzi
di
sussistenza,
alla
nostra
sicurezza
alimentare,
alla
salute
dell’ambiente
e
della
popolazione.
Riconosciamo
che
ci
stanno
imponendo
gli
OGM
unicamente
per
promuovere gli interessi delle multinazionali del settore agro-industriale.
-
L’agricoltura
chimica,
che
ci
è
stata
imposta
negli
ultimi
50
anni
ha
inflitto
un
danno
enorme
al
nostro
ambiente
e
alla
nostra
salute
e
il
governo
non
ha
appreso
alcuna
lezione
su
tali
tecnologie
agricole
e
approcci
aggressivi.
Peggio,
finora
non
è
stata
stabilita
alcuna
responsabilità per il danno massiccio e il disastro che la prima Rivoluzione Verde ha creato.
-
Il
governo
indiano,
invece
di
proteggere
e
sostenere
i
diritti
degli
agricoltori
sta
cercando
di
far
passare
legislazioni
come
la
proposta
di
legge
sui
semi,
il
Seeds
Bill
2004,
che
cerca
di
criminalizzare
i
contadini
nella
sfera
dei
loro
tradizionali,
a
priori,
diritti
di
conservare
e
condividere i semi. Noi ci opponiamo a questa proposta di legge per il suo scopo e per il suo contenuto.
-
I
diritti
dei
contadini
relativi
alla
proprietà
dei
semi,
delle
loro
varietà
e
discendenza
vengono
attualmente
negati
e
violati
e
noi
condanniamo questo fortemente.
-
L’introduzione
del
cotone
Bt
ha
accentuato
la
crisi
agraria
nelle
zone
rurali
dell’India
ed
ha
fatto
aumentare
i
suicidi
dei
contadini
in
molti
luoghi.
Questo
è
un
grave
errore
di
cui
il
governo
indiano
è
direttamente
responsabile
e
l’India
non
può
permettersi
una
ripetizione
di ciò con nessun altra coltivazione né con nuovi immissioni di cotone Bt.
-
Il
cotone
Bt
insegna
all’India
lezioni
importanti
sui
danni
della
biotecnologia
in
un
paese
come
l’India.
La
biotecnologia
è
stata
un
fallimento
nel
paese
e
alle
difficoltà
dei
contadini
si
è
aggiunta
una
totale
mancanza
di
regolamenti.
Condanniamo
il
fatto
che
non
è
stata stabilita alcuna responsabilità per il fallimento del raccolto né comunque alcun regolamento.
Amrita Bhoomi
Associazione SUM
Stati/Popoli Uniti del Mondo
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