Il
“Department
of
Biological
Sciences,
Simon
Fraser
University”
della
British
Columbia
in
Canada,
studiando
il
comportamento
delle
api
nei
campi
coltivati
con
colza
geneticamente
modificata,
ha
scoperto
che
in
questi
campi
si
è
verificata
una
forte
riduzione
del
numero
delle api presenti e un altrettanto forte deficit nell’attività di impollinazione.
Le
api
si
stanno
scambiando
l’informazione
di
evitare
le
coltivazioni
di
piante
modificate
geneticamente
che
ricoprono
superfici
in
rapida
espansione in tutto il mondo. Più della metà delle coltivazioni OGM nel mondo (90 milioni di ettari) si trovano negli Stati Uniti.
La
«diffidenza»
delle
api
nei
confronti
delle
piante
modificate
geneticamente
è
la
dimostrazione
che
le
due
colture
non
sono
equivalenti,
come invece sostengono le multinazionali biotech.
La
ricerca
canadese
è
una
nuova
prova
che
si
aggiunge
ad
altri
studi
che
collegano
la
morte
di
un
numero
crescente
di
api
agli
OGM.
In
tutto
il
mondo,
a
causa
dei
pesticidi
e
degli
OGM,
le
api
sono
diminuite
in
modo
preoccupante,
in
alcuni
paesi
dal
70
al
90
%
(USA).
La
colpa
-
confermano
le
analisi
dell’Università
di
Jena
in
Germania
-
è
anche
della
colza
OGM.
Le
api
muoiono
a
causa
di
un
gene
«marcatore»
utilizzato
nella
modificazione
della
colza
OGM
canadese:
questo
riesce
a
trasferirsi
nei
batteri,
che
da
tempo
immemorabile
colonizzano
il
sistema
digerente
delle
api,
e
i
microrganismi
si
alterano.
Da
ospiti
si
trasformano
in
killer,
facendo
strage
dell’insetto.
Le
api muoiono perché si ammalano.
La
colza
OGM
è
già
sulle
nostre
tavole.
Vari
tipi
di
olio
di
semi
di
colza
OGM
sono
in
commercio
anche
nei
paesi
dell’Unione
Europea
e
quindi
anche
in
Italia
già
dal
1999.
Nel
marzo
2007
la
Commissione
Europea
ha
autorizzato
l’uso
di
due
nuove
varietà
di
colza
OGM
per
l’alimentazione
del
bestiame
e
per
scopi
industriali.
L’olio
di
colza
è
prevalentemente
utilizzato
nel
nostro
paese
come
componente
dell’olio
di
semi
vari.
Contaminazioni
da
olio
di
colza
OGM
sono
quindi
riscontrabili
negli
innumerevoli
impieghi
dell’olio
di
semi
vari:
conserve di tonno, sardine, funghi, carciofini, melanzane, pomodori, alimenti fritti.
Non
solo
le
api,
ma
tutti
gli
animali,
se
hanno
la
possibilità
di
scegliere,
evitano
il
cibo
OGM
e
preferiscono
il
cibo
biologico
al
cibo
convenzionale
con
pesticidi.
Solo
l’uomo
sembra
non
distinguere
tra
cibo
puro
e
cibo
avvelenato.
Per
proteggere
la
nostra
salute
e
la
salute
di
coloro
che
amiamo,
è
oggi
di
vitale
importanza
non
credere
passivamente
alle
informazioni
date
dalle
fonti
ufficiali,
ma
cercare
informazioni corrette e complete, leggere le etichette e scegliere il nostro cibo con attenzione.
Alimentazione e Salute
Associazione SUM
Stati/Popoli Uniti del Mondo
Le api fuggono dai campi OGM
Una
ricerca
effettuata
in
Canada
conferma
che
il
numero
di
api
e
l'attività
d'impollinazione si riducono enormemente nelle coltivazioni OGM.