PERCHÈ AMRITA BHOOMI?
di Prof M.D. Nanjundaswamy (1)
Un
programma
per
controbilanciare
gli
effetti
distruttivi
dell'economia
imposta
dalle
multinazionali
e
per
tornare
a
rispettare
la
natura.
Nei
tempi
antichi
l'uomo
venerava
il
Sole,
la
Luna,
il
Vento,
le
Piogge,
le
Stelle,
gli
Alberi
e
tutto
ciò
che
vedeva
era
utile
e
doveva
essere
rispettato,
protetto
e
conservato.
L'
interpretazione
che
questo
era
la
conseguenza
della
sua
ignoranza
e
della
sua
paura
è
falsa
perché
anche
oggi
alle
soglie
del
Terzo
Millennio
sono
diffuse
le
pratiche
di
venerazione
della
Natura.
L'uomo
preistorico
pensava
di
essere
parte
della
Natura
e,
essendo
parte
di
essa,
imparava
a
vivere
con
essa
senza
danneggiarla.
L'uomo
moderno
ha
danneggiato
e
continua
a
danneggiare
tutto
ciò
che
l'uomo
dell'antichità
venerava,
portando
la
Natura
ed
il
Pianeta
verso
il
disastro.
Ciò
di
cui
c'è
più
bisogno oggi è salvare questo Pianeta dal disastro. Fortunatamente è crescente nel mondo la consapevolezza di questa necessità.
Il
progetto
Amrita
Bhoomi
è
uno
degli
sforzi
per
riconsiderare
gli
effetti
negativi
della
scienza
e
della
tecnologia
moderna
sulla
Natura
e
per
ricercare
i
vantaggi
delle
sperimentate
tecnologie
tradizionali,
che
hanno
superato
la
prova
del
tempo
per
centinaia
di
secoli.
Poiché
la
cosa
più
importante
per
l'essere
umano
è
il
cibo
e
la
salute,
l'obiettivo
iniziale
dell'Amrita
Bhoomi
è
far
rinascere
le
tecnologie
agricole
tradizionali
in
queste
zone,
perché
esse
sono
oggi
diventate
questioni
decisive
e
cruciali
a
causa
dell'introduzione
delle
monocolture
nel
cibo
e
nell'agricoltura,
soprattutto
attraverso
la
tanto
decantata
tecnologia
della
"Rivoluzione
Verde"
la
cui
attuazione
ed
applicazione
per
più
di
cinquantanni
ha
portato
alla
fame
più
di
1000
milioni
di
persone.
Questo
è
dovuto
principalmente
al
fatto
che
le
monocolture
in
agricoltura
non
possono
avere
successo
in
un
Pianeta
con
una
ricca
diversità
di
condizioni
agroclimatiche,
e
questo
lo
dice
anche
il
"buon
senso".
La
scienza
moderna
persiste
nel
sostenere
che,
attraverso
la
tecnologia
della
seconda
"Rivoluzione
Verde",
cioè
la
biotecnologia,
potrà
sfamare
la
popolazione
affamata
in
aumento
su
questo
Pianeta.
Ma
la
biotecnologia
è
anch'essa
una
tecnologia
che
produce
monoculture,
sviluppate
dalle
multinazionali
solo
per
avere
il
monopolio
dei
semi
e
di
conseguenza
dei
sistemi
alimentari
del
mondo.
Infatti
la
"Terminator
Tecnology"
e
la
"Verminator
Tecnology"
producono
"Semi
sterili"
che
non
germinano
in
nessun
modo
quando
vengono
seminati
per
la
seconda
volta.
Oltre
a
creare
una
dipendenza
per
quanto
riguarda
i
semi,
queste
tecnologie
aumentano
le
monocolture
e
danneggiano
la
biodiversità
tradizionale
attraverso
l'inquinamento
e
l'impollinazione,
rendendo
sterili
anche
altre
varietà
tradizionali.
In
definitiva
la
biotecnologia
farà
aumentare
i
problemi
dell'umanità.
In
questo
contesto
l'Amrita
Bhoomi
ha
un
programma
che
combatte
queste
azioni
disastrose
delle
multinazionali
facendo
rinascere
le
tecnologie
tradizionali,
inizialmente
nell'agricoltura,
nel
campo
della
medicina
e
della
salute,
delle
varietà
animali,
della
veterinaria.
Le
tecnologie
tradizionali
nella
gestione
dei
semi,
dell'acqua
piovana,
della
concimazione,
dei
parassiti,
dell'energia
e
degli
animali,
il
ripristino
di
queste
risorse,
la
conservazione
e
la
divulgazione
sono
i
programmi
principali.
Oltre
all'attuazione
pratica,
l'
"Amrita
Bhoomi"
ha
anche
un
programma
per
creare
un
esercito
di
volontari
nella
"Scuola
Verde",
vuole
iniziare
a
prepararli
a
dedicarsi
interamente
al
suo
programma.
Il
programma
dell'
"Amrita
Bhoomi"
non
è
altro
che
un
programma
per
tornare
a
venerare
la
Natura,
il
Sole,
la
Luna,
le
Stelle,
l'Acqua
e
l'Aria
e
a
vivere con esse, rispettandole ed onorandole.
(1)
Il
Prof.
M.D.
Nanjundaswamy
è
stato
Presidente
del
K.R.R.S.
(Organizzazione
dei
contadini
dello
stato
del
Karnataka)
e
della
Fondazione
Amrita
Bhoomi
fino
al
giorno
della
sua
scomparsa,
il
3
febbraio
2004.
L'attuale
presidente
della
Fondazione
Amrita
Bhoomi
è sua figlia Chukki Nanjundaswamy.
Amrita Bhoomi
Associazione SUM
Stati/Popoli Uniti del Mondo
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