PETIZIONE POPOLARE CONTRO LE ARMI
PETIZIONE POPOLARE PER:
- VIETARE LA FABBRICAZIONE ED IL COMMERCIO INTERNAZIONALE DI ARMI.
-
IN
CASO
DI
CONFLITTO,
FAR
PAGARE
AI
PAESI
CHE
HANNO
VENDUTO
LE
ARMI
UN
PENALE
PARI
A
"X"
VOLTE
IL
COSTO
DELLE
ARMI
VENDUTE
E
FAR
RISARCIRE
DA
QUESTI
STESSI
PAESI
TUTTI
I
DANNI
DI
GUERRA.
CIÒ
È
PER
EVITARE ALTRI CASI KUWAIT E L'ULTIMA GUERRA MONDIALE.
- LA RICONVERSIONE DELLE FABBRICHE DI ARMI IN ATTIVITÀ ALTERNATIVE CHE SI INSERISCANO SENZA DANNO
NELL'AMBIENTE.
PETIZIONE EX ART. 50 DELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA
Al Presidente della CAMERA DEI DEPUTATI - ROMA
Al Presidente del SENATO della REPUBBLICA - ROMA
I sottoscritti Cittadini Italiani, avvalendosi del diritto sancito dall'Art. 50 della Costituzione della Repubblica,
CHIEDONO
che il Parlamento voglia adottare provvedimenti legislativi del seguente tenore e sulle materie appresso indicate:
1)
Il
commercio
internazionale
di
armamenti,
di
parti
o
componenti
di
essi,
siano
essi
convenzionali,
chimici,
batteriologici,
atomici,
nucleari o di qualsivoglia altra natura, esercitato sia da aziende private, che pubbliche o miste, viene ritenuto illegale;
2)
Il
commercio
internazionale
di
tecnologie,
materie
prime,
semilavorati,
di
qualsiasi
natura
univocamente
applicabili
all'industria
bellica,
esercitato sia da aziende private, che pubbliche o miste, nonché finanziamenti o assistenza specialistica sono ritenuti illegali;
3)
Lo
Stato
Italiano
dovrà
farsi
promotore
in
tutti
gli
Organismi
Internazionali
cui
partecipa
e
che
abbiano
specifica
competenza
in
materia, affinché identica normativa venga adottata dalle altre nazioni aderenti, affinché:
a)
Le
nazioni
che
violino
il
disposto
di
cui
ai
punti
1)
e
2)
saranno
ritenute
responsabili
anche
se
il
comportamento
illegittimo
sarà
unicamente riconducibile ad organizzazioni o soggetti privati; ciò a titolo di responsabilità oggettiva o di culpa in vigilando;
b)
In
caso
di
deflagrazione
di
conflitti
armati,
sia
all'interno
di
uno
stesso
paese,
che
tra
paesi
o
gruppi
di
paesi,
la
responsabilità
del
conflitto
stesso
ricadrà
anche
su
quei
paesi
che,
in
violazione
del
trattato,
avranno
fornito
direttamente
o
attraverso
paesi
terzi,
armamenti
o
parti
di
essi,
tecnologie,
materie
prime,
semilavorati,
personale,
assistenza,
finanziamenti
univocamente
volti
ad
impieghi
bellici.
A
titolo
di
sanzione
detti
paesi
dovranno
versare
al
paese
o
ai
paesi
interessati
dai
conflitti
armati
una
somma
pari
a
"x"
volte
il
prezzo
dei
materiali
forniti,
somma
comunque
determinata
da
una
commissione
internazionale
costituita
da
un
rappresentante
per
ogni
nazione
aderente
alla
convenzione
internazionale
in
questione.
Dette
somme
verranno
utilizzate
sotto
il
controllo
della
stessa
commissione per la ricostruzione o per l'aiuto alle popolazioni colpite.
c)
Le
nazioni
aderenti
alla
convenzione
internazionale
si
impegnano
a
riconvertire
progressivamente
le
industrie
di
armamenti
in
attività
economiche alternative che si inseriscano senza danno nell'ambiente.
Soluzioni e Progetti
Associazione SUM
Stati/Popoli Uniti del Mondo