LE INTOLLERANZE ALIMENTARI
In
media,
cinque-sei
persone
su
dieci
sono
colpite
da
intolleranze
alimentari
che
sono
all'origine
di
malattie
fisiche
e
mentali
definite
spesso
croniche
o
incurabili
come
cefalee, coliti, dermatiti, stanchezza cronica, attacchi di panico...
Noi
tutti
siamo
intossicati
da
ciò
che
mangiamo,
beviamo,
respiriamo
e
usiamo
sulla
nostra
pelle
come
cosmetici,
dai
detergenti
e
detersivi
chimici
con
cui
entriamo
in
contatto
e
dalle
radiazioni
elettromagnetiche
emesse
da
antenne,
ripetitori, cellulari, telefoni cordless, computer, forni a microonde ecc. .
Per
quanto
riguarda
l’alimentazione
pensiamo
a
tutte
le
sostanze
nocive
utilizzate
in
agricoltura:
pesticidi
mescolati
al
terreno
o
spruzzati
sulle
colture,
anticrittogamici,
antiparassitari,
concimi
chimici
che
inquinano
oltre
al
terreno
anche
le
falde
acquifere.
Sostanze
ormonali
e
antibiotici
vengono
somministrati
negli
allevamenti
intensivi
agli
animali
da
macello;
inoltre,
ricordiamo
gli
agenti
antimuffa
nelle
farine,
gli
emulsionanti,
i
coloranti,
i
conservanti,
gli
additivi,
gli
addensanti,
cioè
tutto
quel
miscuglio
di
sostanze
chimiche
tossiche
che
vengono
aggiunte
al
cibo
per
migliorarne
l'
aspetto,
il
sapore
e
la
durata.
Pensiamo
anche
a
tutte
le
sostanze
che
le
industrie
riversano
nelle
acque
e
nell'
aria
e
a
quelle che anche noi, quotidianamente, con il nostro tenore di vita produciamo, utilizziamo ed eliminiamo.
Il
sistema
immunitario
non
è
più
in
grado
di
difendere
il
nostro
organismo
dalle
sostanze
chimiche
presenti
negli
alimenti
e
nell'
ambiente.
Le
continue
sollecitazioni
esterne
portano
a
un
progressivo
indebolimento
di
questo
sistema
che giunge così a un vero e proprio esaurimento e di conseguenza a tutti i tipi di intolleranze alimentari.
Perchè i casi di celiachia sono in continuo aumento?
di Luciano Pecchiai - Primario patologo emerito dell’Ospedale "Vittore Buzzi di Milano"
da www.rfb.it
La
causa
della
celiachia,
intolleranza
al
glutine
del
grano,
è
da
ricercarsi
nella
varietà
di
grano che si coltiva attualmente.
A
proposito
di
intolleranze
alimentari,
può
essere
considerato
il
fatto
ben
noto
della
celiachia,
caratterizzata
da
un
malassorbimento da intolleranza al glutine del grano.
Un’indagine
condotta
da
15
Centri
della
Società
Italiana
di
gastroenterologia
ed
epatologia
pediatrica
su
17
mila
studenti
delle
scuole
medie
inferiori
ha
dimostrato
la
presenza
di
celiachia,
cioè
l’intolleranza
al
glutine
in
un
caso
su
150.
Qualche
anno
fa
la
frequenza
era
di
un
caso
su
1000/2000.
Questo
dato
è
stato
diffuso
anche
dalla
stampa
di
informazione (Repubblica - Salute 5.11.98).
A
questo
punto
si
impone
un
interrogativo.
Come
mai
in
pochi
decenni
si
è
passati
da
un’incidenza
di
1
a
migliaia
di
casi
a
un’incidenza
di
1
a
150,
tanto
da
far
sospettare
un
incremento
ancora
maggiore
nel
prossimo
futuro,
tanto
che
alcune statistiche parlano già di 1 a 100?
Di
fronte
a
questa
situazione
appare
ovvio
porsi
l’ipotesi,
che
la
causa
sia
da
ricercare
più
nel
tipo
di
grano
moderno
che
si
sta
attualmente
consumando,
dal
momento
che
da
millenni
stiamo
consumando
grano
come
alimento
di
base
senza
aver
acquisito
intolleranza.
È
ben
noto,
che
il
grano
del
passato
era
ad
alto
fusto,
cosicché
facilmente
allettava
(piegarsi
in
terra
-
ndr)
sotto
l’azione
del
vento
e
della
pioggia.
In
questi
ultimi
decenni
questo
grano
è
stato
nanizzato,
attraverso una modifica genetica.
Sembra
fondata
l’ipotesi,
che
la
modifica
genetica
di
questo
grano
sia
correlata
a
una
modificazione
della
sua
proteina,
e
in
particolare
di
una
sua
frazione,
la
gliadina,
che
è
una
proteina
basica,
dalla
quale
per
digestione
peptica-triptica,
si
ottiene
una
sostanza
chiamata
frazione
III
di
Frazer,
alla
quale
è
dovuta
l’enteropatia
infiammatoria
e
quindi
il
malassorbimento
.
È
evidente
la
necessità
di
dimostrare
scientificamente
una
differenza
della
composizione
aminoacidica
della
gliadina
del
grano
nanizzato,
geneticamente
modificato,
rispetto
al
grano
originario.
LE MALATTIE ALLERGICHE
Le malattie allergiche sono oggi in netto aumento, soprattutto nei bambini.
Il
bimbo
si
presenta
con
eruzioni
cutanee,
pruriti,
diarrea,
disturbi
intestinali,
irritabilità,
nasino
che
cola.
Queste
patologie
sono
sempre
più
frequenti:
sono
migliaia
in
Italia
i
bambini
con
queste
problematiche
e,
nella
maggior
parte
dei
casi,
esse
si
prolungano
nel
tempo
per
anni,
portando
i
genitori
a
una
serie
di
peripezie
infinite
per
trovare
il
rimedio
adatto alla malattia.
In
realtà
l'allergia
è
la
reazione
del
corpo
a
un'intossicazione
intestinale
ed
epatica,
dovuta
al
contatto
con
sostanze
(cibi, farmaci, vaccini) inquinanti.
Alimentazione e Salute
Associazione SUM
Stati/Popoli Uniti del Mondo