UNA PETIZIONE PER LA PACE E
LA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE
NO ALLE ARMI
500.000 CITTADINI ITALIANI HANNO FIRMATO
LA PETIZIONE POPOLARE DEL SUM
Che
senso
ha
spendere
migliaia
di
miliardi
per
armi
e
guerre,
quando
ci
sono
milioni
di
bambini
che
muoiono
di
fame,
quando
l'inquinamento si propaga inesorabilmente e quando esiste un esplosivo problema profughi da risolvere?
Il
primo
passo
verso
la
Pace
e
la
realizzazione
degli
Stati
Uniti
del
Mondo
è
la
Petizione
che
sottoponiamo
a
tutti
i
cittadini,
Petizione
che
rappresenta
uno
strumento
qualificante
di
democrazia
diretta,
di
stimolo
istituzionale,
di
sensibilizzazione
di
una
classe
politica
distratta,
rissosa
e
spesso
incapace
di
individuare
le
grandi
direttrici
lungo
le
quali
guidare
il
cammino
della
Nazione,
intenta
come
è
alle
mille
beghe di potere, di loggia, di lobbies, ...
Tale
Petizione
vuole
stimolare
il
potere
legislativo
ad
occuparsi
con
chiarezza
ed
in
modo
definitivo
del
problema
della
produzione
e
del
commercio internazionale degli armamenti.
Questa Proposta Politica elaborata dall'Associazione SUM è il primo passo verso il vero disarmo.
L'Associazione
SUM
ha
promosso
questa
petizione
in
tutta
Italia
negli
anni
’90
raccogliendo
500.000
firme,
presentate
alla
Camera
dei
Deputati da Marzo 1993 all’autunno del ‘96.
Oggi sono in corso nel mondo 32 guerre.
Il
commercio
di
armi
non
è
mai
stato
così
florido
grazie
a
una
catena,
sempre
più
in
espansione,
di
intermediari,
aziende
di
servizi
logistici,
trasportatori.
Un
sistema
che
alimenta
uccisioni,
stupri,
torture
e
massicce
violazioni
dei
diritti
umani
nel
mondo.
Il
risultato:
ogni
anno
in
tutto
il
mondo
circa
mezzo
milione
di
persone
sono
vittime
della
violenza
armata.
Il
che
significa
che
una
persona
al
minuto
muore a causa del commercio di armamenti.
La
denuncia
arriva
da
un
rapporto
di
Amnesty
International
intitolato
“Morte
ad
Orologeria”,
elaborato
dall'istituto
di
ricerche
TransArms,
che
evidenzia
come
il
trasporto
delle
armi
sia
diventato
nel
corso
degli
anni
sempre
più
sofisticato
ed
efficiente,
dato
che
riesce
a
portare
centinaia
di
tonnellate
di
armi
anche
nei
paesi
in
via
di
sviluppo
e
in
quelli
che,
in
teoria,
sarebbero
sottoposti
ad
embargo.
«Il
ricorso
a
società
di
intermediazione
ha
reso
più
facile
ai
grandi
fornitori
di
armi
raggiungere
i
paesi
in
via
di
sviluppo
–
scrivono
gli
esperti
di
Amnesty – Paesi che oggi assorbono oltre i due terzi delle importazioni mentre negli anni ´90 ne assorbivano solo il 50%».
Secondo
il
rapporto,
ci
sono
in
circolazione
639
milioni
di
armi
leggere,
8
milioni
vengono
prodotte
ogni
anno,
e
la
spesa
media
annuale
per l'acquisto di armi nel mondo è di 22 miliardi di dollari.
Riteniamo
quindi
oggi
più
che
mai
importante
e
necessario
continuare
a
promuovere
questa
Petizione
per
porre
fine
alle
innumerevoli
guerre che incessantemente vengono fomentate in tutto il mondo dai commercianti di armi e da chi lavora per loro e li sostiene.
Tale
Petizione
può
essere
portata
avanti,
nella
sua
integrità,
da
qualunque
persona,
associazione
o
movimento
che
creda
in
tale
soluzione
e
abbia
la
volontà
e
i
mezzi
per
promuoverla
personalmente
affinché
venga
poi
presentata
al
Parlamento
della
propria
Nazione e agli organismi internazionali per essere trasformata in Legge.
LA PETIZIONE
Soluzioni e Progetti
Associazione SUM
Stati/Popoli Uniti del Mondo