ODONTOIATRIA OLISTICA  Dr. Carlo Setta da "Accademia per la ricerca e le terapie integrate"   INTRODUZIONE Negli   ultimi   anni   l’Odontoiatra   ha   vissuto   un   processo   evolutivo   caratterizzato   da   importanti   cambiamenti   nella   gestione manageriale    della    professione    e    dall’allargamento    della    propria    esperienza        anche    in    altri    settori    (posturologia, kinesiologia,   odontoiatria   naturale).   Questo   gli   ha   consentito   di   ampliare   ed   approfondire   la   propria   cultura   medica generale e specialistica. IL PROBLEMA DELL’AMALGAMA AD USO ODONTOIATRICO Si   discute,   ormai   ogni   giorno,   del   possibile   effetto   tossico   esercitato   sull’organismo   umano   dal   mercurio,   dal   rame   e dall’argento   che   vengono   liberati   dalle   otturazioni   dentarie   eseguite   con   l’amalgama.   Dagli   studi   condotti   in   tutto   il mondo   appare   confermato   che   l’intossicazione   da   amalgama   può   intervenire   in   molte   malattie,   anche   se   esistono   pareri diversi    nell’indicare    quali    sono    queste    malattie.    In    Germania,    dopo    aver    valutato    il        rapporto    rischio-beneficio,    il Ministero   della   Sanità   ha   limitato   l’uso   della   amalgama   nel   campo   odontoiatrico.   In   Svezia   l’uso   dell’amalgama   dentale è   stato   vietato   dal   1995   per   l’età   compresa   tra   0   e   19   anni;   dal   1997   è   stato   proibito   anche   per   gli   adulti,   con   l’intento   di eliminare ogni possibile uso del mercurio in odontoiatria entro l’anno 2000. La   tossicità   del   mercurio   si   esplica   a   livello   cellulare   bloccando   numerosi   sistemi   enzimatici   vitali.   Il   mercurio si deposita nel fegato, nei reni, nella milza e nel cervello. L’intossicazione    cronica    da    mercurio    si    manifesta    con    spossatezza,    mal    di    testa,    dolori    articolari,    aumento    della salivazione,    instabilità    di    umore,    contrazioni    muscolari,    disturbi    della    vista,    dell’udito    e    della    parola,    nonché    una possibile diminuzione delle difese immunitarie. Durante   la   triturazione   del   cibo,   con   l’assunzione   di   alimenti   e   bevande   calde,   e   soprattutto   con   l’abitudine   di   masticare gomma   il   mercurio   viene   mobilizzato   dalle   otturazioni   e   crea   un   immediato   indebolimento   del   sistema   immunitario, agendo specificamente sui linfociti T ( T-helper e NK). Dopo   aver      raccolto   sufficienti   informazioni   al   riguardo   ed   aver   approfondito   adeguatamente   l’argomento,   ho   ritenuto   di far   valere   dal   1997,   anche   nel   mio   Studio   Odontoiatrico   le   prescrizioni   del   Ministero   della   Sanità   Svedese   eliminando l’impiego   di   amalgama   per   le   otturazioni   dentarie,   ben   sapendo   che   quasi   sempre   è   possibile   scegliere   un   materiale   di sostituzione   soddisfacente   tanto   le   aspettative   del   paziente   quanto   quelle   del   dentista.   Inoltre,   per   i   pazienti   che vogliono   eliminare   dalla   loro   bocca   le   vecchie   otturazioni   in   amalgama,   ho   approntato   un   programma   bioterapico   di disintossicazione così articolato: 1. Rimozione delle otturazioni in amalgama, una alla volta, a distanza di tre settimane l’una dall’altra, in modo da evitare livelli eccessivi di intossicazione da mercurio; 2. Durante la fase di eliminazione delle amalgame assumere costantemente Selenio (competitore del mercurio e protettore dei sistemi di ossido-riduzione) e vitamina E (quale antiossidante contro i radicali liberi) ; 3. Assunzione di farmaci omeopatici con spiccata azione drenante e disintossicante per il mercurio che è stato già assorbito e depositato nei tessuti; 4. Applicazione di materiali da otturazione testati sul paziente ed approvati secondo le  ultime disposizioni CEE. TRISTE   EPOCA   LA   NOSTRA,   IN   CUI   È   PIÙ   DIFFICILE   SPEZZARE   UN   PREGIUDIZIO   CHE   UN   ATOMO.   (Albert Einstein) Nell’inconscio   collettivo   il   dentista   appare   spesso   un   castratore   o   un   violentatore:   egli   vìola   l’unica   zona   erogena   che può   sempre   essere   mostrata,   ricorrendo   a   strumenti   rumorosi   e   dolorosi   che   suscitano   paura.   La   sua   immagine   è segnata   dal   ricordo   del   cavadenti   di   un   tempo   che   genera   angoscia   mentre   la   posizione   semisdraiata   e   a   bocca   aperta nella   quale   il   paziente   viene   posto   durante   il   trattamento   prevede   una   fiducia   pressoché   totale   ed   un   sentimento   di affidamento    e    abbandono    nelle    mani    del    medico.    A    fronte    di    questa    forma-pensiero    occorre    diffonderne    e continuamente   rafforzarne   un’altra:   che   molte   malattie   croniche,   spesso   giudicate   incurabili,   possono   trovare   la   loro soluzione definitiva o il loro netto miglioramento in un intervento di riequilibrio dentale. Sordità,   mal   di   testa,   dolori   alla   nuca,   alle   spalle,   alla   colonna,   agli   arti   superiori   ed   inferiori,   sinusiti,   asma,   allergie, eruzioni   cutanee,   psoriasi,   disturbi   gastrointestinali,   disturbi   ginecologici,   disturbi   psichici,   insonnia,   stanchezza   cronica hanno   spesso   la   loro   causa   scatenante   o   mantenente   in   una   malocclusione   dentale   o   in   un   disturbo   focale   a   sede dentale. Bisogna   che   ogni   medico,   di   qualunque   branca   si   occupi,   sappia   che   i   denti   sono   correlati   strettamente   allo   stato   di salute   o   di   malattia   di   organi   e   visceri,   di   muscoli   e   strutture   ossee   e   fibrose   in   modo   che   esiste   un   doppio   feedback sensitivo   e   motorio   tra   la   bocca   ed   il   resto   dell’organismo.   Poiché   la   bocca   è   un   punto   strategico   dell’organismo   occorre assolutamente   applicare   anche   in   campo   odontoiatrico   l’impostazione   del   pensiero   olistico   nella   cura   della   salute umana. Nelle   24   ore   chiudiamo   i   denti   per   deglutire   da   1500   a   2500   volte,   mettendo   in   funzione   oltre   a   tutta   la   muscolatura orale   e   faringo-laringea   anche   i   64   muscoli   che   controllano   la   mandibola.   Poiché   per   ogni   deglutizione   la   forza   esercita sul   tavolato   occlusale   è   di   1,5-2   Kg.   alla   fine   della   giornata   i   denti   e   l’intero   apparato   di   sostegno   osseo   e   legamentare avranno   sopportato   un   carico   di   diverse   tonnellate:   risulta   chiaro   il   grande   valore   che   ha   per   l’organismo   questa funzione “reset” di chiudere i denti e deglutire!! Immaginiamo   allora   cosa   vorrà   dire   serrare   i   denti   per   lo   stress   o   digrignarli   durante   la   notte.   Se   in   questa   funzione   si verifica   anche   il   minimo   errore,   ripetendolo   per   duemila   volte   al   giorno   esso   finisce   per   rappresentare   uno   stressore   di grande   rilievo   nel   controllo   omeostatico   dell’organismo.   Se   questo   stressore   si   trova   ad   agire   in   un   organismo   per   il resto   sano,   esso   può   venire   compensato   per   anni   e   senza   problemi,   ma   se,   al   contrario,   lo   stesso   interviene   in   un organismo   già   sottoposto   all’azione   di   altri   stressori   e   nel   quale   le   capacità   di   compenso   sono   ormai   al   limite,   viene   a rappresentare   la   classica   goccia   che   fa   traboccare   il   vaso   generando   ripercussioni   meccaniche,   circolatorie   e   riflesse su tutto il sistema muscolo scheletrico del corpo.
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